O Chiave…

PREGHIERA DEL MATTINO
“Noi ti preghiamo, dicci, o Maria, il sentimento che ti ha commossa, l’amore che ti ha riempita quando ciò si è compiuto in te, quando il Verbo si è fatto carne in te; dicci, o Maria, cosa sentivano allora la tua anima, il tuo cuore, i tuoi sensi e la tua ragione. Tu ardevi come quel ceppo che un tempo fu mostrato a Mosè, senza bruciarti” (Amedeo di Losanna). La mia anima si riempie del tuo mistero, Vergine Maria. Io ti accolgo e tu entri nell’intimità del mio spirito per concepire il Verbo divino, la Parola del Padre generatasi in mezzo alle fiamme di quel carbone ardente che è il suo amore.

Antifona “O”

“O chiave di Davide,
scettro della casa d’Israele,
che apri e nessuno può chiudere
chiudi e nessuno può aprire.
Vieni e libera l’uomo prigioniero
che giace nelle tenebre e nell’ombra di morte!”

-Leggi la Liturgia del giorno –

Le letture di oggi ci mostrano chiaramente il Volto dell’Emmanuele, promesso ad Acaz, secoli prima.

Figlio di Davide, cioè appartenente alla sua stirpe.
Nato da una Vergine-Madre.
In Lui si compirà la benedizione di Dio a Davide suo servo, nonostante il suo peccato e quello dei suoi discendenti.
Anche se noi con il peccato e con la sfiducia nei confronti di Dio ci rendiamo indegni delle sue promesse….Dio è fedele a Se Stesso e fa sempre ciò che dice!
Acaz dubita di Dio e preferisce nelle sue difficoltà chiedere aiuto ai popoli vicini: si fida più delle promesse umane che di quelle del Signore!
Ma il Signore, nonostante la sua sfiducia benedice lo stesso Acaz e gli promette un grande segno di benedizione: l’Emmanuele!

In Maria, che non dubita, ma si fida e si affida completamente, al di là di ogni ragionevolezza e ben consapevole dei rischi che corre, la Promessa s’incarna! E viene alla luce come Luce che squarcia per sempre le tenebre del mondo!

Non ci sono più notti senza fine dopo la notte di Betlemme!
Non ci sono più tenebre senza speranza dopo la notte di Betlemme!

La Chiave di Davide, il Re che tiene in mano lo scettro del comando, l’Emmanuele, Figlio dell’Altissimo, ha aperto definitivamente per noi il carcere del peccato e le porte tenebrose della morte!
Nascendo e morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha dato a noi la vita!

Nonostante tutti i “nostri nonostante” di stupidità e di peccato, le porte della morte sono state chiuse e ,quelle del Regno dei Cieli, spalancate per chi “vuole” entrarvi!

Riflettiamo sulle catene che ci legano ancora al peccato…
Piccole o grandi che siano, c’impediscono di volare!
Presentiamone il lucchetto alla Chiave di Davide, al Figlio dell’Altissimo, all’Emmanuele, presente nella sua Chiesa nel sacramento della Riconciliazione e dell’Eucaristia e lasciamoci liberare sempre più “in profondità” da Lui, con fiducia!
E il rumore delle nostre catene cadute per sempre, sarà gioioso come le campane della Notte di Natale che annunciano: DIO E’ CON NOI!

Alleluia, alleluia.
O Chiave di Davide, che apri le porte del regno dei cieli:
vieni, e libera l’uomo prigioniero che giace nelle tenebre.
Alleluia.